top of page

BAMBINE CARE
 

di Francesca Imperadori e Salvatore Valentino

Con Valeria Battaini, Francesca Imperadori e Anna Scola

Regia Salvatore Valentino

Tutor di progetto Giuliana Musso

 

Con il supporto del Comune di Brescia, di IDRA Teatro e Qui e Ora Residenza nell’ambito del progetto Residenze per artistə bresciani e bergamaschi

 

Produzione Sineddoche Teatro

“Ecco qua, vedete cosa mi hanno fatto? Ce l’hanno fatta a inculcarmi l’odio. Ma io me ne accorgo e allora lo sputo fuori. Per quello quando mi chiedono come faccio ad essere così allegra nonostante tutto quello che ho vissuto, io dico sempre che la mia vita alla fine non è stata una storia di odio, ma una storia d’amore.”

 

Immaginiamo di essere ancora bambinə e che uno dei nostri genitori o un nostro parente prossimo ci porti davanti a un grande portone. Il portone si apre e una donna senza sorrisi, vestita di nero dalla testa ai piedi, ci fa entrare, mentre chi ci ha accompagnato si gira e se ne va. Noi restiamo soli in questo spazio sconosciuto, mentre il grande portone alle nostre spalle si richiude. Si fa notte, nessuno viene a riprenderci.

BAMBINE CARE ha per tema la vita in orfanotrofio, ed è stato ispirato da un luogo: un ex orfanotrofio femminile, oggi sede della compagnia Sineddoche Teatro, a Montichiari in provincia di Brescia. Le “bambine care”, ospiti dell’orfanotrofio femminile Fratelli Marazzi, dagli anni ‘40 agli anni ‘60, sono oggi delle signore anziane che Sineddoche teatro ha voluto incontrare. Dall’ascolto dei loro racconti, un insieme di aneddoti a tratti assurdi, a tratti terribili, drammatici, si è fatto spazio un forte sentimento di ingiustizia che ha spinto la compagnia a volerne fare un soggetto drammaturgico e a immaginare un teatro che rimette al centro l’esperienza vissuta, la onora e, se possibile, la consola.

In Italia per diversi secoli, gli orfanotrofi sono stati luogo di sofferenza e abbandono, fino al 2006, quando, per decreto ministeriale, sono stati definitivamente aboliti. In questi luoghi chiusi e regolati da rigide norme educative sono cresciute generazioni di bambine e bambini che con grande sforzo hanno cercato e trovato, da adulti, un senso alla loro vita. Adulti che hanno saputo spezzare la catena del danno riconoscendo le sofferenze patite. L’esempio di queste persone ci può forse indicare la strada per “rimettere al mondo” un po’ di ciò che loro hanno trovato per sé? Chi è sopravvissuto all’abbandono, all’abuso educativo, può indicarci il valore delle relazioni di cura ed aiutarci ad essere adulti migliori?

Ascoltare oggi le voci di quelle bambine ha dato spazio anche alla voce del bambino che noi stessi siamo stati, ci ha consentito di rivedere anche la storia di quel bambino dal suo punto di vista riportando alla luce la nostra storia educativa. Grazie alle storie di BAMBINE CARE vogliamo dare voce a tutti i nostri bambini dimenticati e ritrovare con loro un altro modo di considerare la relazione adulto-bambino mettendoci dalla parte più fragile, quella del nostro bambino caro.

PRIMO CLASSIFICATO AL BANDO “CRESCERE INSIEME” di IDRA Teatro nell’ambito di “BRESCIA E BERGAMO CITTA’ DELLA CULTURA ‘23”

bottom of page